Questa domanda me la sono posta un sacco di volte, eccomi qua oggi con l’entusiasmo di una bambina a dar inizio ad una nuova era conservano la storia.
Per noi lavorare nel campo delle nano tecnologie significa lavorare nell’ infinitamente piccolo per risolvere i problemi dell’ infinitamente grande.
Parliamo di questo Relitto
Il Relitto Risale al III secolo dopo Cristo il relitto navale ritrovato nei fondali di Marausa con a bordo numerose anfore africane cilindriche. Il 12 giugno parte del fasciame ligneo riportato alla luce sarà sottoposto ad alcuni test, effettuati per la prima volta in Italia, con l’ausilio di nanotecnologie utili a preservare e conservare i resti del relitto recuperato nel 2000.
Questo primo trattamento sarà messo a punto da 4ward360 sotto la supervisione di alcuni esperti qualificati del GruppoArte16: il professore, nonché restauratore, Franco Fazzio laureato all’ISCR, l’ingegnere Renzo Botindari ed il coordinatore Giovanni Taormina. Saranno presenti anche l’assessore regionale Sebastiano Tusa, il sindaco di Marsala, Di Girolamo e l’assessore Passalacqua.
Le assi in legno che si trovano a Marsala, nel museo archeologico Baglio Anselmi, saranno soggette ad interventi sperimentali al fine di garantirne la conservazione e durabilità nel tempo, preservandoli dal calore, dall’umidità e da eventuali attacchi da parte di eventuali insetti xilofagi o altro genere.
“Le nanotecnologie composte da nanoparticelle possono essere risolutive nell’evitare le criticità dei metodi e materiali finora applicati” dichiarano gli esperti del GruppoArte16 Franco Fazzio e Giovanni Taormina.
“Per la prima volta — aggiunge l’Assessore dei Beni Culturali della Regione Siciliana Sebastiano Tusa — le nanotecnologie verranno applicate per l’ottimizzazione e la conservazione di un relitto in esposizione museale recuperato in fondali marini e depurato da tutti i depositi che la permanenza in acqua salmastra ha apportato alle assi di legno che compongono l’intera struttura navale”.
Intervista con Sindaco Fratus di Legnano (MI)
“Sono molto soddisfatta degli obiettivi raggiunti — ha dichiarato, l’amministratore della 4ward360, Sabrina Zuccalà — grazie agli incontri tenuti in diverse occasioni, da Palazzo Chigi per l’evento curato dallo storico Giovanni Taormina per l’Annunciata, a Milano, Palermo, Torino e di recente a Roma presso la Cancelleria Apostolica Vaticana della Santa sede, dove abbiamo avuto la possibilità di discutere sull’influenza positiva che le nanotecnologie applicate ai manufatti lignei possono apportare ai reperti di pregio, preservando e rendendo stabili nel tempo queste opere realizzate con materiali idroscopici, soggette alle variazioni termiche stagionali, come il legno, divenendo di fatto esperti ed esclusivisti nel settore”.